Riprese e montaggio Giacomo Iuliano
Bruxelles – Anna Maria Cisint torna a parlare del pericolo che gli islamisti rappresenterebbero in Europa, in particolare nel nostro Paese, e lo fa con i dati alla mano. «La radicalizzazione islamica purtroppo è una realtà ed è testimoniato anche dal raddoppio degli attentati terroristici che nel 2024, rispetto al 2023 tre hanno colpito i nostri Paesi. Ma la radicalizzazione non è solamente l’attentato terroristico. La radicalizzazione è ogni giorno davanti a casa nostra, nelle nostre scuole. Intollerabile che ci siano bambini di sette anni i cui genitori dicono che hanno scelto di non mangiare durante il Ramadan a scuola. Ed è intollerabile che le istituzioni lo accettino, come è intollerabile accettare ancora la presenza nei luoghi pubblici di donne con il velo integrale» spiega l’eurodeputata del gruppo dei Patrioti.
Anna Maria Cisint ne fa da sempre una questione di principio, qualcosa che ha a che fare non solo con la tutela dei valori identitari del nostro Paese ma anche con la libertà d’espressione dell’universo femminile per la quale si è sempre battuta. «La sottomissione è assolutamente impossibilità di rispetto dei valori della nostra Costituzione. Allora noi dobbiamo muoverci. Il popolo italiano deve essere consapevole che questa modalità sta portando a un islamizzazione non solo del nostro Paese, ma addirittura delle nostre istituzioni» poi continua «la prima sfida è proprio quella dell’approvazione della proposta di legge che impedirà anche in Italia come in tanti Paesi in Europa già accade, l’utilizzo del velo integrale. E attenzione, perché combattere l’islamizzazione integralista, la radicalizzazione, significa sicurezza per i nostri cittadini e un futuro per il nostro popolo».






























