Roma – Tensione altissima alla Camera dopo l’intervento di Giorgia Meloni, che durante la replica sul dibattito europeo ha citato il Manifesto di Ventotene, suscitando la reazione indignata delle opposizioni. Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, ha definito l’episodio “inaccettabile”, accusando la premier di strumentalizzare uno dei testi fondativi dell’Unione Europea.
Fratoianni ha ricordato come il Manifesto sia stato scritto nel 1941 da esuli antifascisti confinati dal regime, in un contesto di piena Seconda Guerra Mondiale e di dittatura nazi-fascista. “Quelle persone hanno acceso una luce nel buio dell’orrore totalitario,” ha detto, sottolineando come l’uso delle loro parole da parte della premier sia stato visto come un tentativo di “delegittimare” i valori e gli autori del Manifesto, riconosciuti come padri morali dell’Europa democratica.
Le opposizioni hanno protestato in aula e Fratoianni ha parlato di un gesto che “mortifica la storia e il senso stesso delle istituzioni”.
Sul fronte delle politiche europee, Fratoianni ha poi criticato la linea del governo Meloni, in particolare la posizione sull’alleanza euroatlantica. “Non è una questione di stabilità, ma di chiarezza dei rapporti”, ha affermato, riferendosi al rischio di accettare passivamente decisioni che potrebbero danneggiare l’Europa. Ha evidenziato come l’attuale situazione internazionale, con gli Stati Uniti di Trump che minacciano i rapporti con l’UE, renda necessario un ripensamento del ruolo europeo: “Essere europeisti e atlantisti oggi non può più essere un automatismo”.
Infine, Fratoianni ha commentato la telefonata tra Papa Francesco e Vladimir Putin, definita da Meloni “uno spiraglio”. Il leader di Sinistra Italiana ha condiviso la speranza per un’apertura diplomatica, ma ha avvertito sui rischi di una trattativa dettata da logiche affaristiche tra potenze autocratiche. Ha ribadito la necessità per l’Europa di uscire dalla logica dell’escalation militare per recuperare un ruolo di protagonista nella costruzione della pace.
In conclusione, Fratoianni ha criticato la retorica “fino alla vittoria” usata da Meloni in riferimento al sostegno all’Ucraina: “Con quella retorica abbiamo allontanato l’Europa dalla possibilità di essere costruttrice di una pace diversa”.






























