L’AfD trionfa nei Bundesländer orientali, ma Berlino resiste con la Linke

Le elezioni anticipate in Germania ridisegnano la mappa politica del Paese, con l’Alternative für Deutschland (AfD) che si impone come forza dominante nei nuovi Bundesländer, gli stati orientali della ex DDR, ad eccezione della capitale Berlino. I dati parziali e ufficiali confermano un exploit storico per il partito di ultradestra guidato da Alice Weidel, che cavalca un’ondata di consenso senza precedenti, mentre Friedrich Merz e la CDU-CSU si preparano a guidare il prossimo governo federale con il 28,6% a livello nazionale. AfD domina l’Est: Brandeburgo e Sassonia in testa
Nei cinque Bundesländer orientali, l’AfD si afferma come primo partito ovunque, tranne che a Berlino. In Brandeburgo, con i risultati ufficiali, il partito raggiunge il 32,5%, consolidando la sua presa su una regione tradizionalmente contesa. In Sassonia, i dati definitivi di 12 sezioni elettorali su 16 vedono l’AfD al 38,8%, un risultato che la proietta come leader indiscusso in uno degli stati economicamente più forti dell’ex Germania Est. Anche in Turingia, Mecklenburg-Vorpommern e Sachsen-Anhalt, dove lo spoglio è ancora in corso, i numeri parziali indicano che l’AfD mantiene un vantaggio netto, con percentuali che oscillano tra il 30% e il 40%. Un risultato che riflette il crescente malcontento verso le politiche tradizionali e un’attrazione per le posizioni anti-immigrazione e nazionaliste del partito.
Berlino, l’eccezione: la Linke regge
A Berlino, però, il vento politico soffia in direzione opposta. Con lo spoglio ormai quasi completato, Die Linke si conferma primo partito con il 20,1%, riuscendo a mantenere la sua roccaforte nella capitale. L’AfD, qui, si ferma al 13,9%, relegata al quinto posto dietro CDU, SPD e Verdi. Un dato che evidenzia la peculiarità di Berlino, città cosmopolita e storicamente segnata dal Muro, dove le forze progressiste e di sinistra continuano a trovare terreno fertile, in netto contrasto con il resto dell’Est.
Un Paese diviso e le sfide di MerzL’ascesa dell’AfD nei Länder orientali, combinata con la vittoria nazionale della CDU-CSU, delinea una Germania politicamente frammentata. Friedrich Merz, probabile prossimo cancelliere, dovrà affrontare non solo le trattative per una coalizione – con l’SPD come partner più probabile, nonostante il suo crollo al 16,4% – ma anche la crescente influenza dell’ultradestra, che si prepara a pesare come secondo partito a livello federale con il 20,8%. “Siamo una forza incontournabile”, ha dichiarato Alice Weidel, ribadendo la richiesta di rompere il cordone sanitario che esclude l’AfD dal governo.
Il successo dell’AfD nell’Est, tuttavia, non si traduce automaticamente in potere esecutivo regionale, data la riluttanza delle altre forze politiche a collaborare con un partito considerato estremista. Intanto, Berlino rimane un’isola di resistenza, con la Linke che si aggrappa al suo ruolo di baluardo contro l’avanzata della destra. La Germania si avvia verso una nuova era politica, tra divisioni regionali e interrogativi sul futuro dell’unità nazionale.
#AfDTrionfa #ElezioniGermania2025 #EstVsBerlino #LinkeBerlino #MerzCDU #UltradestraGermania #Brandeburgo32 #Sassonia38 #GermaniaDivisa #PoliticaTedesca