L’Europa di fronte alla sfida Ucraina: il Consiglio Europeo straordinario con Zelensky

Bruxelles – Oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky partecipa a un Consiglio Europeo straordinario, mentre l’Unione Europea affronta uno dei momenti più critici della guerra in Ucraina. Con il disimpegno annunciato dagli Stati Uniti e la sospensione degli aiuti militari, i leader europei si trovano di fronte a una sfida cruciale: ridefinire la strategia di difesa del continente e il supporto a Kiev.

L’assenza di un solido appoggio americano ha accelerato il dibattito sulla difesa comune europea, portando la Commissione Europea a presentare il piano ReArm Europe. La presidente Ursula von der Leyen ha illustrato martedì la proposta, che prevede un incremento degli investimenti nel settore della difesa e una maggiore indipendenza strategica dell’UE. Tuttavia, il piano deve ancora superare ostacoli politici interni: mentre alcuni paesi, come la Francia e la Polonia, spingono per un rafforzamento immediato, altri – tra cui l’Italia di Giorgia Meloni e l’Ungheria di Viktor Orbán – mantengono un atteggiamento più prudente.

Il nodo principale resta il finanziamento: dove trovare le risorse per rendere l’Europa militarmente più autonoma? Alcuni paesi propongono l’emissione di eurobond per la difesa, mentre altri suggeriscono un riorientamento del bilancio UE.

Un altro punto chiave della riunione è il ruolo dell’UE nei futuri negoziati di pace. Una bozza del comunicato finale – trapelata dal quotidiano ucraino Suspilne – ribadisce che nessun accordo con Mosca potrà essere raggiunto senza la partecipazione attiva dell’Unione Europea. Inoltre, si discuterà di eventuali garanzie militari all’Ucraina, nel caso di trattative con la Russia.

L’incontro odierno arriva a pochi giorni dal fallimentare vertice tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca. Il presidente americano ha chiaramente preso le distanze dall’approccio europeo alla guerra, interrompendo prima gli aiuti militari e poi la condivisione di intelligence con Kiev. Questo cambio di rotta ha spinto l’Europa a prendere in mano il proprio destino: se fino a ieri la sicurezza del continente era garantita dalla NATO a guida statunitense, oggi gli equilibri stanno cambiando.

Il Consiglio Europeo straordinario di oggi potrebbe segnare un punto di svolta per l’UE. Da una parte, c’è la necessità di proteggere i propri confini e difendere un’alleata sotto attacco. Dall’altra, il rischio di divisioni interne e l’incertezza su come sostenere militarmente ed economicamente l’Ucraina senza l’aiuto americano.
La domanda chiave è chiara: l’Europa è pronta a difendersi da sola?
ConsiglioEuropeo #Zelensky #ReArmEurope #UEdifesa #Ucraina #EuropaUnita #Geopolitica