Berlino – I dazi annunciati dalla nuova amministrazione di Donald Trump potrebbero avere conseguenze gravi per l’economia globale, aumentando l’inflazione e pesando direttamente sui consumatori. È questo il monito della presidente della Verbandes der Automobilindustrie (VDA), Hildegard Mueller, che ha esortato l’Unione Europea a rispondere con maggiore compattezza per affrontare le sfide del protezionismo crescente.
“Le tariffe innescano inevitabilmente misure di ritorsione, peggiorando l’ambiente economico e mettendo a rischio l’occupazione”, ha dichiarato Mueller. L’industria automobilistica tedesca, che rappresenta un pilastro importante per l’economia americana con oltre 140.000 posti di lavoro creati negli Stati Uniti, sarebbe particolarmente colpita da queste misure. “Alla fine, i dazi significherebbero prezzi più alti per i consumatori, uno scenario pericoloso date le attuali pressioni economiche”.
Mueller ha anche sottolineato come l’industria automobilistica sia già sotto pressione a causa della transizione verso i veicoli elettrici. “Nuove barriere commerciali potrebbero avere un impatto devastante su sistemi di produzione, catene di fornitura e reti industriali”, ha spiegato. Inoltre, l’ondata protezionistica non si limita agli Stati Uniti: anche Messico e Canada stanno valutando l’introduzione di misure tariffarie, aumentando ulteriormente i costi di produzione globali.
Secondo Mueller, tali politiche contraddicono la promessa elettorale di Trump di migliorare la situazione economica per i cittadini statunitensi. I dati dell’industria evidenziano che nel 2023 la produzione di automobili tedesche negli Stati Uniti ha raggiunto quota 908.000 unità, metà delle quali destinate all’esportazione. “Queste cifre dimostrano che la relazione economica tra Germania e Stati Uniti si basa su cooperazione e non concorrenza”, ha detto Mueller.
La presidente della VDA ha concluso ribadendo l’importanza di un commercio aperto e di una strategia condivisa per affrontare le sfide economiche globali. “Invece di dividere i mercati con dazi e barriere, dovremmo concentrarci sugli interessi comuni”.
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