Parigi – Il presidente francese Emmanuel Macron ha avuto questa sera un nuovo colloquio telefonico con il leader ucraino Volodymyr Zelensky, il quarto in appena una settimana, in vista della sua missione a Washington prevista per lunedì 24 febbraio, giorno del terzo anniversario dell’invasione russa in Ucraina. Lo ha annunciato lo stesso Macron in un messaggio su X, sottolineando l’intensità dei contatti con Kiev e i partner internazionali per costruire “una pace duratura e solida” e rafforzare la sicurezza europea.
Durante la telefonata, Macron ha fatto il punto sui recenti scambi con leader europei e alleati, tutti accomunati dalla volontà di sostenere l’Ucraina in un momento cruciale del conflitto. “Abbiamo discusso delle prossime tappe, in particolare della mia visita a Washington”, ha scritto il presidente francese, riferendosi all’atteso incontro con Donald Trump. La missione nella capitale statunitense, che cade in una data simbolica, mira a consolidare il dialogo con gli Stati Uniti su dossier chiave come il supporto militare a Kiev, le sanzioni alla Russia e il futuro assetto geopolitico dell’Europa.
Il ritmo serrato dei colloqui tra Macron e Zelensky testimonia l’urgenza di coordinare le strategie occidentali mentre la guerra entra nel suo terzo anno, con il fronte ucraino sotto pressione e il contesto internazionale segnato da incertezze. Parigi, che sotto Macron ha assunto un ruolo di primo piano nel sostegno a Kiev, punta a rafforzare l’unità tra gli alleati e a spingere per soluzioni che garantiscano una pace non solo immediata, ma strutturata per resistere nel tempo.
L’incontro con Trump, leader di un’America che potrebbe ridefinire il suo approccio alla crisi ucraina, sarà un banco di prova per la diplomazia francese. Macron, che in passato ha spesso sottolineato la necessità di “non umiliare la Russia” pur sostenendo fermamente Kiev, si troverà a navigare tra le aspettative ucraine e le posizioni di Washington. Intanto, il colloquio di stasera con Zelensky conferma il ruolo dell’Eliseo come snodo cruciale nella ricerca di una via d’uscita al conflitto.































