Metsola: “L’Europa deve allargarsi o altri riempiranno il vuoto”

BRUXELLES – L’Unione Europea deve accelerare il processo di allargamento, soprattutto ora che gli Stati Uniti stanno ridimensionando il proprio ruolo globale. È questo l’appello lanciato da Roberta Metsola, Presidente del Parlamento europeo, in un’intervista rilasciata a Euractiv durante l’evento Redux a Bruxelles.

Metsola ha definito l’allargamento dell’UE “una necessità geopolitica” e ha sottolineato che l’ingresso di Paesi come Ucraina, Moldavia e i Balcani occidentali non è solo una questione di politica interna europea, ma una sfida di stabilità globale: “Se non ci facciamo avanti noi, lo faranno altri”, ha avvertito la presidente.

Nel colloquio, Metsola ha ribadito come la capacità dell’UE di essere credibile nel mondo e nei rapporti transatlantici dipenda dalla sua leadership nel proprio vicinato. “L’allargamento non riguarda solo il numero di membri: significa garantire pace, stabilità e democrazia in Europa”, ha detto, citando come esempio positivo l’ingresso della Polonia venti anni fa.

Rispondendo alle critiche di chi teme una “UE troppo grande e burocratica”, Metsola ha sottolineato che l’allargamento passato ha dimostrato la capacità dell’Unione di rafforzarsi e non di indebolirsi. Per questo, ha insistito sulla necessità di adottare un processo di adesione chiaro e meritocratico per i Paesi candidati.

L’appello di Metsola arriva in un momento di crescenti tensioni tra Bruxelles e Washington su temi chiave come il commercio e la sicurezza globale. “L’Europa deve essere presa sul serio dai suoi partner, anche dagli Stati Uniti”, ha dichiarato, ribadendo l’urgenza di un’azione concreta e unitaria.

L’intervento di Metsola è stato anche il suo primo commento pubblico dopo lo scandalo che ha colpito il Parlamento europeo, con le indagini aperte su presunti episodi di corruzione che coinvolgerebbero l’azienda cinese Huawei.

Senza entrare nel merito delle indagini, Metsola ha difeso l’integrità dell’istituzione e ha sottolineato come le riforme anticorruzione adottate dopo il “Qatargate” del 2022 stiano dando i loro frutti: “Abbiamo rafforzato le misure di salvaguardia per prendere chi infrange le regole prima che i danni siano fatti”.

Tuttavia, lo scandalo rischia di complicare il percorso di credibilità del Parlamento europeo in un momento in cui le istituzioni comunitarie cercano di rafforzare il proprio ruolo politico e decisionale all’interno dell’UE.

Metsola ha concluso il suo intervento riaffermando che l’obiettivo principale deve restare quello di costruire un’Europa più forte e più stabile, capace di affermare la propria leadership sia al suo interno che nello scenario internazionale.