New York – Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione, presentata dagli Stati Uniti, che sollecita la “rapida fine della guerra” in Ucraina. Tuttavia, il documento ha suscitato polemiche per la mancata menzione della Russia come aggressore e l’assenza di riferimenti espliciti alla sovranità e all’integrità territoriale di Kiev.
La versione approvata dal Consiglio differisce sensibilmente da quella ratificata dall’Assemblea Generale, dove erano stati inseriti emendamenti proposti dall’Unione Europea che ribadivano il diritto di Kiev a difendere la propria integrità territoriale. La mancata inclusione di tali riferimenti nel testo finale ha sollevato interrogativi sul compromesso diplomatico raggiunto per ottenere il via libera in seno al Consiglio.
Francia e Regno Unito, membri permanenti con diritto di veto, hanno scelto di astenersi dal voto. La loro decisione ha facilitato l’approvazione della risoluzione, evitando un possibile stallo. Secondo fonti diplomatiche, l’astensione sarebbe stata motivata dalla volontà di mantenere aperti i canali negoziali e di evitare un ulteriore irrigidimento delle posizioni.
Nonostante le critiche sollevate da alcuni Paesi europei e alleati di Kiev, gli Stati Uniti hanno difeso il testo approvato, sottolineando l’importanza di un segnale unitario da parte del Consiglio di Sicurezza per promuovere una cessazione delle ostilità e avviare un processo diplomatico.
Resta ora da vedere come questa risoluzione influenzerà il contesto geopolitico e se contribuirà concretamente a un’accelerazione dei negoziati per porre fine al conflitto.
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