Una dimostrazione silenziosa ma carica di significato ha animato oggi gli spalti del Parlamento europeo a Strasburgo. Gli eurodeputati del Movimento 5 Stelle, accompagnati da una delegazione di deputati e senatori italiani, hanno messo in scena una protesta contro il piano per la Difesa proposto dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Con cartelloni colorati sollevati in tribuna, i pentastellati hanno espresso il loro dissenso con slogan chiari e diretti: “No al riarmo”, “Più sanità, meno armi”, “Basta soldi per le armi”.
Al centro della contestazione c’è il piano RearmEu, che prevede uno stanziamento complessivo fino a 800 miliardi di euro per potenziare la difesa europea, di cui circa 30 miliardi a carico dell’Italia. Una cifra che, secondo il M5S, rischia di trasformarsi in un “salasso” per il Paese, con tagli inevitabili a settori cruciali come sanità, istruzione e welfare. La protesta, guidata dal leader Giuseppe Conte, è iniziata questa mattina davanti alla sede del Parlamento europeo, dove i rappresentanti del Movimento hanno srotolato uno striscione con la scritta “Basta soldi alle armi”, per poi spostarsi all’interno dell’aula durante il dibattito sulla difesa europea.
“Investiamo peggio della Russia, non meno”, ha dichiarato Conte in un intervento che ha accompagnato la dimostrazione. “La presidente von der Leyen ci sta portando verso un’economia di guerra, un’escalation militare che tradisce i valori fondanti dell’Europa. Non è con più armamenti che si garantisce la sicurezza, ma con dialogo, mediazione e un progetto serio di difesa comune”. Il leader pentastellato ha criticato aspramente l’approccio della Commissione, accusandola di mancare di visione strategica: “Servono coordinamento, acquisti integrati e un’unità di comando, non una corsa al riarmo che alimenta insicurezza”.
Durante il dibattito in aula, l’eurodeputato M5S Danilo Della Valle ha compiuto un gesto simbolico, lasciando sui banchi della Commissione una bandiera europea cucita con quella della pace, un messaggio diretto a von der Leyen, che a quel punto aveva già lasciato l’emiciclo. “L’Europa senza pace è morta”, ha affermato Della Valle, sottolineando la necessità di difendere i principi di cooperazione e solidarietà su cui l’Unione è stata fondata.
La protesta del Movimento 5 Stelle arriva in un momento di forte polarizzazione sul tema della difesa europea. Mentre von der Leyen insiste sulla necessità di un’”impennata” negli investimenti militari per fronteggiare le minacce globali, il M5S si schiera con chi vede Strada, il gruppo della Sinistra al Parlamento europeo, denunciando una “deriva bellicista” che privilegia le lobby delle armi rispetto ai bisogni dei cittadini. La delegazione pentastellata ha annunciato ulteriori iniziative di mobilitazione, tra cui una manifestazione a Roma il prossimo 5 aprile, per dire “no” a quella che definiscono una “follia bellicista”.
Il messaggio del M5S è chiaro: l’Europa deve investire nelle persone, non nelle armi. Resta da vedere se la loro voce troverà eco tra gli altri gruppi parlamentari o se il piano di riarmo continuerà il suo cammino, sostenuto da una maggioranza che vede nella “pace attraverso la forza” la risposta alle sfide del presente.






























