Kiev – La competizione globale per il controllo delle terre rare si intensifica, e l’Ucraina si prepara a giocare un ruolo chiave nel mercato del futuro. Secondo fonti vicine alle trattative, Kiev e Washington sarebbero vicine a siglare un’intesa dal valore di 500 miliardi di dollari, con l’obiettivo di garantire agli Stati Uniti un accesso privilegiato alle risorse minerarie ucraine.
Il presidente Volodymyr Zelensky sarebbe atteso a Washington venerdì per la firma dell’accordo, segnando una svolta strategica nelle relazioni economiche tra i due Paesi. L’Ucraina, che secondo il World Mining Data 2024 detiene circa il 5% delle risorse minerarie mondiali, potrebbe così rafforzare la sua posizione come fornitore chiave di materie prime critiche per la transizione energetica e tecnologica.
Le terre rare – fondamentali per la produzione di batterie, semiconduttori e tecnologie avanzate – rappresentano un settore strategico in forte crescita. Attualmente valutato intorno agli 11 miliardi di dollari, il mercato globale potrebbe raggiungere i 21,7 miliardi entro il 2031, con un tasso di crescita annuo stimato del 7,4%.
Questo accordo potrebbe ridefinire gli equilibri globali, riducendo la dipendenza dagli attuali leader del settore, come la Cina, che oggi domina la produzione e la raffinazione delle terre rare. Per gli USA, ottenere accesso alle risorse ucraine significherebbe diversificare le forniture e rafforzare la sicurezza economica e industriale.
Se l’intesa verrà confermata, l’Ucraina non solo otterrà un’importante iniezione di capitali, ma potrà anche consolidare la sua posizione come hub strategico nel mercato delle materie prime critiche.
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