STRASBURGO – Un quadro apocalittico di un’Europa futura senza vita è stato dipinto oggi dal Parlamento Europeo dalla vicepresidente Antonella Sberna, eurodeputata di Fratelli d’Italia/ECR. Durante il suo intervento a Strasburgo, Sberna ha evocato uno scenario drammatico: “È il 2050. L’Europa è un continente di silenzi. Le scuole sono vuote, i parchi deserti, le fabbriche ferme. Non abbiamo ascoltato i segnali, non abbiamo agito. E adesso?”
Sberna ha sottolineato la drammatica caduta del tasso di natalità, che in alcuni Paesi dell’Unione Europea ha superato il punto di non ritorno, con una diminuzione del 20% della popolazione. “Per ogni pensionato, ci sono solo due lavoratori. Il sistema è al collasso,” ha dichiarato, puntualizzando la necessità di un intervento urgente.
L’intervento si è focalizzato sulla Dichiarazione della Commissione europea riguardante ‘Affrontare le sfide demografiche dell’UE: verso l’attuazione del Demography Toolbox 2023’. Sberna ha proposto una soluzione radicale: “È il momento di aprire la strada ad un Family Deal Europeo, che metta al centro le politiche demografiche, un nuovo equilibrio tra attività professionale e vita familiare, senza tralasciare il sostegno alla longevità.”
La vicepresidente ha concluso il suo discorso con un appello alla rivoluzione culturale: “Il Family Deal non deve essere solo un elenco di misure, ma una vera e propria rivoluzione culturale. È la nostra risposta, la nostra arma contro l’invecchiamento, contro la stagnazione, contro l’oblio.”
Questo intervento ha acceso il dibattito su come l’Unione Europea possa affrontare la crisi demografica, sottolineando l’urgenza di politiche innovative e coraggiose per garantire un futuro sostenibile per tutti i cittadini europei.
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